Il Web sta cambiando a una velocità spaventosa e con lui l’ algoritmo di Facebook, Twitter , Google+…, ogni settimana ci sono nuove funzionalità da integrare e gestire. In questa dinamica di fuga in avanti potrebbe essere naturale sostituire l’esistente con il nuovo, ma alcuni strumenti sono ben lungi dall’essere facilmente sostituibili. Questo è il caso del blog aziendale, un ingranaggio vitale nella comunicazione digitale come il pedale per la bicicletta.

Può sembrare un luogo comune, ma vale la pena ripeterlo nuovamente: non è sufficiente essere su internet, si deve essere visibili e credibili. La fiducia on-line è un bene tanto raro quanto prezioso. Non è possibile acquistarla. Deve essere guadagnata dimostrando ogni giorno impegno verso i lettori.

La filosofia che sta dietro ad un blog, infatti, è diversa da quella del classico sito web aziendaleIl sito web mostra quello che FATE, mentre Il blog mostra quello che SAPETE.

Prima di creare un blog che funzioni, quindi, l’albergatore deve avere chiaro in mente a chi scrivere e avere alcune qualità: pazienza, dedizione, predisposizione per la scrittura, creatività e tempo. Gli investimenti economici o i plugin accattivanti non sono sufficienti, da soli, a “far girare” un blog.

Non mi fraintendere un blog è quanto di meglio si possa fare per il sito web ufficiale: puoi veicolare nuovo traffico e favorirne il posizionamento dal momento che i motori di ricerca apprezzano particolarmente un sito che venga aggiornato regolarmente e pubblichi contenuti di qualità.

Quindi un blog con contenuti originali, di qualità e aggiornato spesso, riesce in breve tempo a conquistare le prime pagine dei motori di ricerca, per keywords correlate agli argomenti trattati.

Prima di compiere questo passo valuta attentamente se puoi curarlo a dovere, il mantenimento del blog (aggiornamento, perfezionamento, restyling ecc) è tanto importante quanto la sua realizzazione e se decidi di lasciarlo “galleggiare” facendolo vivere di vita propria sappi che, nel migliore dei casi avrai buttato soldi e tempo.

Lucio Boccalatte